Decresce
project
a
cura di Fabrizio Pizzuto
Concept:
“La
tecnologia può mettere la bellezza alla portata degli uomini, ma non
semplifica affatto il processo che ci porta ad apprezzarla e
possederla”. Alain de Botton
Il progetto prevede la realizzazione di un ciclo di
mostre e di incontri dibattito.
Il concept è stato sviluppato prendendo spunto dagli
scritti di Serge Latouche e dal concetto di decrescita felice, ovvero
dalla contestazione che il filosofo porta avanti contro la modalità
politico-economico vigente.
Quello che si contesta è il PIL come indicatore sensato
del benessere.
Prenderemo in mano lo spirito della contestazione e
cercheremo di realizzare dei lavori artistici basati sul poco o sul
già esistente.
Un'arte che parli attraverso esempi, in maniera attiva
della possibilità di non sprecare benessere, del basso costo, del
riutilizzo e della decontestualizzazione, ma anche che esprima uno
spirito dei tempi. La contestazione di una “maniera” economica
ormai giunta alla sua crisi e forse alla sua saturazione.
Le teorie della decrescita prevedono l'impossibilità di
sprecare e produrre energia all'infinito oltre il fabbisogno senza
dare alla terra la possibilità di rinnovare le risorse e contestano
un'idea di benessere che coincide nell'accezione comune con
l'innalzamento dello stile di vita e della capacità di acquisto,
anche di nuove tecnologie.
Latouche è preso come pretesto ma quello che si vuole
indagare è il lavoro degli artisti tramite loro il recupero di una
certa maniera di condurre un'analisi dei tempi, (con i temi ma anche
con i modi). Il mezzo e il contenuto cercano un amalgama.
In definitiva la capacità dell'arte di generarsi e di
crearsi da se, senza ricorrere all'acquisto di tecnologie sofisticate
a tutti i costi.
È tuttavia probabile incorrere in paradossi, che non
eviteremo e porremo anzi al centro del dibattito. Stessa cosa avviene
con gli oggetti trovati e riusati nelle installazioni.
A partire da questo si intende insomma condurre un
analisi critica sul lavoro degli artisti e sui nostri tempi, e
proporre attivamente una visione possibile e un'autocritica della
nostra società.
Artisti coinvolti finora.
Alessio
Ancillai- Antonello Bulgini- Patricia Carmo Baltazar Corrêa- Chiara
Mu- Emanuele Napolitano/Frank Petricca- Valentina Noferini- Carlo
Pecoraro- Mauro Romito- Fabio Scacchioli- Chiara Tommasi
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